Protesi d'anca a bassa invasività. Vista antero-posteriore (destra) e laterale (sinistra).
Si noti come questo particolare impianto permetta la conservazione della maggior parte dell'anatomia femorale.
Nuovi tipi di protesi
i disegni delle componenti, specie sul versante femorale, hanno subito notevoli cambiamenti nel corso degli ultimi anni. Sono stati fatti progressi sostanziali rendendo l’intervento di protesi d’anca sempre più affidabile e meno traumatico per il paziente.
In particolare i miglioramenti più importanti recentemente apportati al disegno protesico sono stati:
Teste femorali di grande diametro:
il miglioramento dei processi di fabbricazione e lavorazione dei materiali rende oggi possibile l’impiego di teste femorali di grandi dimensioni, che in alcuni casi si avvicinano alla testa femorale originale. Oltre a consentire maggiori gradi di movimento, tale possibilità ha reso assai rara la possibilità di una lussazione delle protesi, cioè la perdita dei rapporti articolari con separazione delle componenti.
Protesi femorali di dimensioni ridotte:
i moderni disegni degli steli femorali sono caratterizzati da ingombri decisamente inferiori rispetto al passato. L’impiego di uno stelo femorale di piccole dimensione determina una minore occupazione del canale femorale, consente minori resezioni ossee e rende sicuramente più facile un eventuale futuro re-intervento. In alcuni casi è inoltre possibile conservare il collo femorale.
Approcci chirurgici a minore invasività: Il miglioramento degli strumentari e l’affinamento della tecnica chirurgica accoppiato con l’utilizzo di impianti di dimensioni ridotte, laddove l’anatomia la qualità dell’osso del paziente lo permetta, ha reso l’intervento decisamente meno cruento rispetto al passato. Presso la seconda Unita’ Funzionale di Ortopedia diretta dal dott. Castellarin si realizzano impianti di protesi di anca utilizzando la via anteriore (tecnica AMIS) e laterale diretta mini-invasiva che permettono al paziente operato di iniziare a camminare il giorno successivo l’intervento chirurgico.
Confronto fra una protesi d'anca tradizionale (a destra) ed un impianto mini-invasivo (a sinistra)
Protesizzazione bilaterale utilizzando impianti a bassa invasività ed a conservazione del collo femorale